Bè
è successo
è avvenuto
poche ore fa, la tensione, l’energia, la cooperazione, il caos, tutto ciò che è teatro, arte scenica, arte dell’essere e del sentire, del pensare e del comunicare ha nuovamente fatto palpitare i cuori e risuonale le pietre dell’anfiteatro romano di Asti.
Due ore filate, emozionate, in cui tutto ciò che era studiato e previsto è meravigliosamente deragliato travolgendo sicurezze e previsioni!
questo è il teatro , questa è la vita.
E io sono felice, orgoglioso di averne fatto parte!
Fino all’ultimo, combattiamo con le nostre semplici attrezzature : l’allestimento è minimale, ma i guai sono sempre in agguato.
“dove sono i costumi, chi ha preso il mio copione, perchè le luci dei faretti non si accendono…”
Dobbiamo davvero il successo della serata alla convergenza solidale di tanti amici e realtà che han saputo e voluto sostenerci. La famiglia Gallizzi, che si è lasciata invadere per due giorni, Patrizia Camatel e la compagnia degli Acerbi che ci hanno “adottati”, sin dal primo incontro per lo spettacolo della Pace di Aristofane, Federico Roggero esperto del laboratorio di animazione del 5° circolo, che con le sue apparecchiature e la sua competente sensbilità, ha seguito le fasi del montaggio dei video di scenografia, il negozio “il Buonsenso” di corso Torino e Maurizio Vogliolo che hanno generosamente rifornito il nostro rinfresco, Maurizio , il nostro rappresentante di classe, inoltre, ha passato giorni interi a allestire l’impianto luci dello spettacolo, grazie!
Il primo allestimento si intitola:“Io non ho più paura”, perchè sono finalmente in grado di guardare negli occhi le mie paure, la paura dell’ombra, del mare, dell’essere solo , della inadeguatezza!
E’ coraggioso , non chi non ha paura, ma chi la conosce, chi riconosce che basta una luce per sconfiggere qualsiasi ombra, reale o sull’anima!
No alla mafia, mafia intesa come accordo tra poteri, favori in cambio di privilegi, occhi e bocche chiuse in cambio di silenzio.
Un ballo ed un video… tante immagini di chi ha saputo lottare contro questo buio criminale … sempre con il sorriso sulle labbra!
E quanti sorrisi in questi anni ci han regalato questi bambini, come non restituirglieli???
Infine la nostra versione dell’Antigone di Sofocle.
Tradizionale e classica, fiore, ecco si proprio, un fiore nato dal seme (è la parola chiave di tutto) dello spettacolo “Parole e sassi” che Patrizia Camatel ha voluto regalarci , in prima nazionale, proprio nella nostra classe: la 5 C della Rio Crosio di Asti!.
Al termine dello spettacolo di Patrizia, Maddy, con occhi profondi e voce decisa , aveva chiesto: “ma perchè non lo facciamo anche noi: io voglio esser Antigone!”
Si può fare!!!!
Il progetto coinvolge anche gli altri protagonisti
Due settimane di lavoro, due incontri con Patrizia, ri adattiamo il copione , qualche prova … molte prove, a volte esilaranti, spesso giocate…
ecco rivivere sotto i nostri occhi la storia della ragazzina dalla cuore grande e dagli occhi profondi che disobbedì alla legge ingiusta e rese il mondo più bello e giusto.
2000 anni dopo l’ultimo spettacolo, questa sera, è di nuovo avvenuto, è successo.
Voci, emozioni e soprattutto grandi temi hanno riscaldato e fatto fremere il pubblico dell’anfiteatro romano della città di Hasta Pompeia!
Cosa è giusto e cosa è sbagliato?
quando è giusto disobbedire?
Le leggi sono sempre da rispettare?
come possiamo affrontare la paura?
Cosa è la mafia?
Come sconfiggerla?
alla fine del nostro spettacolo , sul pavimento sono rimasti dei semi.
I semi che Antigone ha disseminato nel momento del suo sacrificio….
La vita senza giustizia e senza libertà non è vita…. ma i suoi semi sono caduti per germogliare…. per dare , appunto , FRUTTO
noi che abbiamo visto e vissuto ne siamo stati testimoni , a noi tocca raccontare e tramandare questa storia e il suo significato!
Grazie a tutti voi!
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