“Stamattina mi sono alzato con un pesante senso di colpa.
Ansia, impotenza, agitazione… intorno si sentono distintamente rullare tamburi di guerra, e tutti sembriamo docilmente incamminati nell’accettare di seguirli.
NO !
Deve essere possibile NON accettarlo… ci sono leggi ingiuste e a queste ci si deve opporre.
In una guerra tutti sono vittime, compresi i combattenti, che per ignoranza o arida formazione , o perchè hanno avuto una infanzia difficile, si trovano a seguire ordini ingiusti, disumani, atroci.
Lo impariamo studiando storia: MAI nessuna guerra ha portato la pace.
Non funziona!
Con le armi gli Stati e i loro governanti vincono le battaglie, arricchendosi.
Con le armi le popolazioni, la gente, perde il futuro, perdendo ogni speranza per la VITA
Se DOPO, sotto i bombardamenti sarà impossibile frapporsi, adesso, ancora per poche ore qualcosa si può fare.
Che cosa non lo so…perlomeno GRIDARE A SQUARCIAGOLA CHE LA GUERRA E’ UNA PORCATA; SEMPRE!
“Gridalo… mi sarai molto più odiosa se taci, dice Antigone alla sorella Ismene,perlomeno grida e testimonia”. Bellezza e non monnezza ci ha insegnato Peppino Impastato.
L’armonia che sta nelle piccole cose in equilibrio ed in relazione solidale, abbiamo cantato con “La bellezza dei Margini”.
La pace non si può fare con le bombe, ricordate?
http://www.bimbisvegli.net/weblog/archives/97
Lo abbiamo scoperto in quarta elementare e da quel giorno lo andiamo dicendo a tutti, non smettiamo, solo perchè tutti intorno gridano alla guerra giusta… mentono, sono bugliardi!!!
Non è bombardando la Siria che si riporteranno in vita i bambini e le vittime uccise in questi ultimi mesi. Non è aggiungendo sangue al macello che si può seminare serenità e giustizia.
Scegliere la PACE non significa essere dei vigliacchi, o accettare le ingiustizie, significa innanzitutto essere più forti e intelligenti dell’avversario, significa impegnarsi a non peggiorare le cose.
Mi sento in colpa, perchè sento la mia impotenza, sento che il mondo che con i nostri bimbi e ragazzi a scuola vogliamo costruire, ancora una volta, nonostante tutto, non è quello che si ritrovano ad incontrare.
Ma non voglio che perdiate la speranza e che insieme continuiamo a rifiutare la violenza e l’aggressione per la soluzione dei problemi.
Richiede molta più forza il rinunciare alla vendetta, il farsi le proprie ragioni con il dialogo.
Non lasciatevi sporcare il futuro, e con il vostro esempio, la vostra disarmante lucidità , continuate a guardare oltre, in alto e a non odiare mai nessuno.
Speriamo che i vostri pensieri riescano in qualche modo anche a orientare le decisioni dei capi di stato del pianeta.
Questa sera Obama parlerà nello stesso luogo in cui Martin Luther King diede speranza al dialogo tra bianchi e neri negli USA.
Osiamo la pace… ed osare richiede coraggio , tenacia, testa dura, capacità di scegliere tra ciò che è bene e ciò che è male.
E scusatemi, se il mondo non è ancora un posto bello e giusto, per tutti…