Noi da tre anni mangiamo a mensa 5 giorni alla settimana .
Pensiamo che la qualità del cibo e la cura con cui è preparato, siano rimasti uguali in tutti questi anni e che sia più che accettabile, considerando che è una mensa e non un ristorante a 5 stelle.
Mangiamo sempre cose sane, diverse, e ci sembra che il menù sia abbastanza nutriente ed equilibrato.
Se avanza del cibo dopo il pasto, questo è perché alcuni bambini sono abituati solo ai cibi che già conoscono, senza provare gusti nuovi.
Noi , invece assaggiamo tutto quello che viene preparato per noi.
Se non siamo sicuri che questo cibo ci piaccia, chiediamo ai nostri maestri di darcene solo un piccolo assaggio, poi se ci piace , i maestri, ce ne danno di più.
Sappiamo che il nostro corpo è formato da tante cellule tutte diverse e può crescere bene solo se si mangia un po’ di tutto (la piramide alimentare), per questo motivo ci impegniamo a mangiare almeno una forchettata di tutti i cibi, anche quelli che non sono del nostro gusto.
In questo modo alla fine del pranzo, nei nostri piatti non avanza proprio niente, perché tutto quello che è entrato nel nostro piatto è poi andato a finire nel nostro pancino.
Davide dice: “Io non amo molto l’insalata e per questo motivo mi aiuta mangiarla con un pezzetto di pane” , “Io uso lo stesso trucchetto con gli spinaci” dice Serena. “noi invece adoriamo gli spinaci” Dicono Jacopo, Kelly e Gianluca.
“A me prima di provarle qui a scuola, non piacevano le carote, le ho assaggiate in mensa grazie ai maestri e adesso mi piacciono.” rivela Elena.
A Federico e Karim è successa la stessa cosa per la bresaola.
Di sicuro mangiamo più noi con il mezzo piatto che non altri bambini che ricevono tutto il piatto ma ai quali è consentito avanzare tutto.
Quando ci alziamo da tavola , dopo averla sparecchiata, torniamo in classe , sazi, felici e ben in forma.
Sappiamo che un pasto della mensa costa fino a 5,20 e per questo ci impegniamo a non sprecare i soldi dei nostri genitori.
Però sappiamo anche che il nostro sistema fa risparmiare molto cibo che così non viene sprecato, sarebbe bello se questo nostro sistema servisse ad aiutare i poveri o i nostri genitori.
Abbiamo letto la lettera mandata al comune da alcuni genitori e non riusciamo a capire se noi mangiamo nella stessa mensa di cui parla la lettera.
Il formaggio che mangiamo ci è sempre piaciuto, il formaggino spalmabile a volte lo usiamo per far diventare gli spinaci più dolci e cremosi.
Le mozzarelle sono morbidissime e fresche! “E noi le mangiamo in un sol boccone” (Elena, Nico e Gianluca)
La frutta non è marcia , anzi, noi che portiamo in classe quella che non consumiamo subito, rimane fresca per diversi giorni.
Le polpette e gli hamburger ci piacciono, qualche volta hanno qualche pezzetto un po’ più duro, ma il sapore è buono, abbiamo quasi tutti i denti robusti, e la carne non è molto grassa.
La pasta al pesto è gradita a moltissimi.
Le cosce di pollo piacciono a tutti, ed anche i bastoncini di pesce.
La pizza piace moltissimo.
Le lasagne, le tagliatelle, il riso con la cremina alla milanese sono ottimi.
Il tonno piace davvero, se troviamo troppo olio, incliniamo il piatto facendo scolare bene il tonno e lo mangiamo asciutto come ci piace di più.
Gli sformati di verdura, le frittate con vegetali, sono un modo molto ghiotto per mangiare verdure in modo diverso.
Le signore che ci servono il pranzo sono sempre gentili con noi, speriamo che sorridano, perché noi non le vediamo, perché hanno sempre la mascherina davanti alla bocca.
Ci sembra che lavorino moltissimo e per questo abbiamo deciso di aiutarle, sparecchiando i tavoli , ammucchiando i piatti uno sopra l’altro, separando le posate , i piatti e la carta e il pochissimo cibo di scarto.
Ringraziamo tutti quelli che lavorano con impegno per darci un pasto ricco, gradevole e sereno.
Abbiamo voluto scrivere anche noi quello che pensiamo della nostra mensa, speriamo che questa lettera possa servire a rendere sempre migliore la nostra mensa, evitando sprechi ed accuse inutili.
Buon appetito a tutti dai bimbisvegli della 3 C della scuola primaria Rio Crosio di Asti e dai loro maestri