Venerdì 21 novembre , presso il centro Giraudi, Asti ha ospitato il sindaco di Messina Renato Accorinti.
Circa un anno fa , Accorinti era balzato alle cronache per aver esposto, nell’esercizio delle sue funzioni, la bandiera “arcobaleno”, citando la Costituzione e il richiamo del presidente Sandro Pertini a “svuotare gli arsenali e trasformarli in granai come presidio contro tutte le guerre.
Un evento che aveva scandalizzato due generali, che non sopportando la vista della bandiera della pace avevano disertato la commemorazione del 4 novembre di Messina.
Non tutti reagiscono allo stesso modo, venuti a sapere del simbolico evento (un uomo con sentimenti idee e … una bandiera che riesce a far battere in ritirata due membri delle forze armate) i bimbisvegli dell’ allora 2 C (oggi sono in terza elementare) della scuola primaria Rio Crosio di Asti, decidono di contattare questo personaggio.
Elena C. 7 anni, ha un’idea: gli facciamo gli auguri per il suo onomastico?
Detto fatto, si ricerca su internet il numero di telefono del comune di Messina e insieme al maestro si telefona fissando un appuntamento per il giorno dopo.
Accorinti telefona in classe e coinvolge da subito i bambini in una appassionante telefonata in cui si parla di ambiente e pace, di Peppino Impastato e Gandhi .
La brace migliore cova sotto la cenere, passa un anno, i bambini crescono, e nel frattempo realizzano uno spettacolo che tratta di difesa del territorio da speculazioni , di prevenzione del dissesto idrogeologico, di fiumi che sono risorsa e di acqua che deve essere protetta come risorsa pura e pubblica. Passa circa un anno, la bandiera della pace che i bimbi di 3C hanno alla finestra si sbiadisce e così si decide di realizzarne una , più grande, fatta proprio da loro.
Vengono coinvolti tanti bambini anche di altre classi: pace è insieme, è il teorema che orienta il pensiero di questi bambini insieme ai loro insegnanti.
Insieme si partecipa alla marcia della Pace di Asti, poi il Sindaco di Asti propone una bella iniziativa: imprestare il bandierone della Pace alla delegazione di pacifisti astigiani che prenderanno parte alla marcia della pace Perugia Assisi!
Mettendosi in cammino… ci si incontra!
Anche Renato Accorinti è ad Assisi, viene a sapere della bandiera dei suoi amici di Asti e propone l’idea di incontrarsi presto.
I bambini sono entusiasti, da lì in poi è tutto un meraviglioso Ambaradan allegro ed impegnato, i colori della pace si mischiano a quelli dell’accoglienza, del saper perdonare, della giustizia, dell’incontro, della libertà e dell’allegria
La classe dei bimbisvegli, partecipa su invito del Comune e della Prefettura alla cerimonia della commemorazione dei caduti in guerra con la bandiera della pace, della nonviolenza , della giustizia, della fratellanza tra i popoli, questo è accaduto solo ad Asti e a Messina.
Finalmente arriva il grande giorno:
Renato Accorinti viene accolto dalle autorità : dal prefetto Faloni, di Asti, Dal sindaco Brignolo , dagli assessori Vercelli e Parodi.
Con questo spirito, quindi , sul palco del centro giraudi , insieme ad Accorinti ci sono due classi, la 3C della scuola elementare Rio Crosio e la 3 M della scuola media Martiri della Libertà.
In platea, studenti di varie scuole, genitori, insegnanti, la dirigente scolastica delle medie Mrtiri – Brofferio e del V Circolo, Cristina Trotta e l’ex dirigente del V circolo Rosanna Sardo.
Non si è trattato di una conferenza colta, ma di un incontro di anime e spunti di riflessioni.
Un duetto avvenuto grazie all’esperienza ed al calore di Renato Accorinti, ed alle speranze trasmesse dai bimbi e ragazzi: nei loro occhi solo futuro, voglia di crescere e stupirsi.
Come ricordato dal Prefetto, la musica è un veicolo meraviglioso per apprendere con tenacia, per canalizzare emozioni e sentimenti, per entrare in relazione con gli altri, imparare ad ascoltare e ad essere protagonisti. Si è scelto quindi di usare la musica e le parole di canzoni per introdurre e fungere da contrappunto alle parole di Accorinti. I canti scelti: Il Pescatore , la Guerra di Piero di De Andrè, il Disertore di Fossati, La bellezza dei margini di Yo Yo Mundi.
Accorinti ha ha ricordato che il nemico da temere non sono gli altri ma quel che cova dentro di noi. Sono risuonate sotto le parole di Luther King “Non mi fa paura la cattiveria dei malvagi ma l’indifferenza degli onesti e “I Care” di don Milani: impegno di partecipazione ad saper sentire l’altro e prendersi cura delle situazioni e delle persone.
Pace è insieme, pace non è mai quiete, (il termine non tragga in inganno).
Essere in pace non significa starsene in panciolle, ma saper sentire la continuità con gli altri, un fremito interiore che conduce all’azione, all’impegno, all’empatia. E’partecp-azione
Al termine dell’incontro i commenti da parte dei piccoli e dei grandi sono stati dapprima riservati, poi pian piano un fiume in piena: il seme deve stare sotto terra prima che il germoglio sbuchi e sia visibile!
Ho ripensato a tutte le cose belle che mi sono successe nella mia vita, dice Niccolò con una lacrima calda che gli solca il viso, esprimendo tutti i sentimenti che traboccano dal suo cuore di 8 anni.
Ho capito l’importanza della Pace , che per poter essere raggiunta c’è bisogno dell’impegno e della collaborazione di tutti, anche del sacrificio. La Pace si fa a parole (con il dialogo) e con le azioni. (M.P. 13 anni)
La pace è un’azione collettiva, un io che diventa un noi. (A.D. 13 anni)
La pace è … un gran bel casino, un allegro ambaradan. (T.G. 8 anni)
E’ come il Big Bang: un’esplosione che porta la vita. (G.P. 8 anni)
Ho capito che ci sono moltissime persone che vogliono e costruiscono la pace, perchè non se ne parla di più? A scuola si studiano più le guerre che la pace .
Spesso sono i Bambini a capire le cose, dovrebbero essere ascoltati di più (R. F. 13 anni)
Un fatto emblematico: gran parte dei bambini rientrati in classe hanno disegnato , spontaneamente girotondi, turbini, spirali, nodi.
Molti parlano di Renato come un amico, è una presenza tangibile in classe, e già ci si immagina il prossimo incontro.