Primo giorno
“Cari bimbisvegli, ho deciso di svelarvi un Prezioso Segreto.
Troverete la prossima indicazione presso:
(3-1) (6+2) (6-2) (7-4) (3×4) (11-3) (2+5) (….)
La soluzione di ogni operazione vi darà un numero. Ognuno ha a disposizione una tabella con l’Alfabeto Matemagico
A=3
B=2
C=14
D= 13
….
Sostituite il numero, risultato di ciascuna operazione, (18 in tutto svolte da ciascuno in meno di 10 minuti per di piu durante la pausa dopopranzo) con la lettera corrispondente e arriverete alla prossima indicazione.”
Così inizia l’ impresa che vedrà coinvolte le nostre classi del progetto “Bimbisvegli” nel prossimo periodo di circa un mese.
Un gioco, si , un grande gioco, serissimo, pieno di attività che
implicano la messa in gioco di competenze logico-matematiche, di
lettoscrittura e comprensione del testo) e le cui prove attingono a
argomenti disciplinari specifici ( operazioni matematiche, testi bucati,
analisi grammaticale, lettura veloce comprensione del testo, manualità,
orientamento visuo spaziale, biologia geografia , storia, vocaboli in
inglese).
Arrivati al “Bosco dei Pacifici” i bambini hanno
trovato, per la primissima volta tre carte topografiche con indicato un
punto da trovare.
Hanno dovuto così ricercare elementi in comune tra
carta topografica tradizionale e la mappa del bosco disegnata da noi ,
valutando ed apprezzando le differenze di scala, arrivando a orientarsi.
Il gruppo riparte sul sentiero nella direzione ipotizzata, verso l’
obiettivo e, tra i cespugli, sotto ad un grande tiglio trova un
mantello elfico ed un misterioso libro dalle pagine consunte, con un
titolo accattivante quanto sibillino: Chiedilo alle Nuvole.
Le prime pagine del libro sono facilmente leggibili ma pian piano le altre sono rovinate e scolorite: che mistero.
Nei prossimi giorni i nostri bimbisvegli saranno coinvolti a decifrare questo antico testo, mettendosi in gioco .
Parte delle attività di ricerca e di scoperta saranno anche affidate ai
bambini in modo che durante il loro tempo libero, a casa, ognuno di
loro possa liberamente proseguire a cimentarsi con indovinelli,
ricerche, ipotesi, soluzioni creazione di storie e racconti e disegni.
Ognuno avrà così, sempre con sé una copia di questo librone, da
rileggere e grazie al quale sognare, appassionanosi sempre piu alla
lettura come scoperta, come incentivo emozionante , come strumento di
conoscenza e comprensione.
Chissà dove ci condurrà questa avventura, forse ce lo riveleranno proprio… le nuvole.
secondo giorno
“Nella terra degli Elfi sorgeva una grandiosa biblioteca custodita dal bibliotecario Draugrandir, un tempo valoroso guerriero elfico ma che proprio grazie alla cultura appresa sui libri aveva capito che le guerre le vince, chi in guerra non ci va.
Era così riconoscente ai libri che aveva deciso di non separarsene più e di diventarne custode e protettore.
Purtroppo gli Elfi, un tempo assidui lettori, si erano ultimamente dimenticati del piacere di in buon libro per comprendere, divertirsi, emozionarsi e commuoversi ed erano tutti presi dalle loro attività . Troppo indaffarati a costruire villaggi, coltivare campi, produrre supplettili per dedicarsi alla cura della propria mente e dei propri sentimenti per mezzo della lettura.
Così, le parole dentro ai libri sentendosi abbandonate ed inutili decisero … di scappare via”
Un giovedì mattina così, Draugranđir si recò alla biblioteca per arieggiare i locali e leggersi un bel libro , però “Orrore!” Tutte le parole erano scappare via dai libri ed ogni pagina , ogni pergamena era bianca ed Immacolata, come se non vi fosse mai stato scritto niente.
Draugranđir provo a chiedere aiuto agli Elfi ma , figuriamoci, quelli erano troppo occupati a fare carriera, così rimedió
325 “scusi ma ho fretta”
136 “ma chi è lei?”
36 “guardi lasci perdere , non compro nulla”
Esausto il povero bibliotecario si sedette sotto un albero, era quasi notte e si addormentó”
I fogli del secondo capitolo , però, purtroppo sono terribilmente rovinati ed illeggibili
Questa mattina i bambino, dopo aver ascoltato il racconto del primo capitolo del libro “Chiedilo alle nuvole” si sono poi cimentati nella rilettura individuale, (erano 6 pagine) ripetuta varie volte, con lo scopo di imparare a raccontarla.
Tutti l’hanno saputa narrare molto bene e , magicamente, ciascuno ha ricevuto un plico contente anche il secondo capitolo, con appunto più di 40 parole mancanti.
Nel pomeriggio, dopo un abbondante intervallo , durante il quale (in una onterfizione degli acquazzoni di oggi) sono usciti a giocare tutti coloro che avevano attrezzatura completamente impermeabile, abbiamo raccontato la storia a Taiwo e ad Ilenia.
Taiwo ha ascoltato la storia in italiano e l’ha riassunta loro in inglese.
Al termine ciascuno ha detto come si era sentito e se gli sembrava di avere avuto difficoltà oppure di sentirsi molto sicuro.
Avremo alcuni giorni di sospensione di attività scolastiche a causa delle feste patronali, però ciascuno avrà con sé il primo capitolo della copia del libro personale che stanno acquisendo, sulla quale potranno continuare a sognare e abbellire inserendo illustrazioni negli spazi lasciati apposta, il secondo capitolo ha invece molte lacune e ognuno dopo la prova del racconto italiano/inglese ha scelto se ricevere molti vocaboli da inserir oppure se averne meno.
Al rientro a scuola confronteremo le varie ipotesi di completamento e , se troveremo quella giusta “forse” 😉 anche nel librone vero degli Elfi, ritorneranno le parole.
E questa che cos’ è se non una attività di comprensione e sintesi del testo?
Esercitazione alla lettura espressiva , allo studio autonomo (a
scuola), al rispetto dei tempi di tutti, all’ascolto, alla logica,
senza dimenticare inglese e convivenza civile.
terzo giorno seconda settimana
E si continua
Giovedì , grazie alla maestra Maria abbiamo condiviso I testi completati dai bambini in autonomia e … MAGIA… proprio mentre li leggevano nel libro sono riapparse le parole, proprio di quel capitolo.
Siamo così potuti partire alla volta del lago , dove, dopo aver invocato la fata Dana con la filastrocca sul futuro,
“dimmi Dana
Come sarà il domani
Che ne sarà di noi, di queste nostre mani.
Rinchiuse nei libri, eran le parole
Per cui le nostre vite
Non erano mai sole”
Abbiamo trovato le pergamene del terzo capitolo.
Ci rivelavano la posizione della formula magica: su una nuvola!I bambini hanno così formulato ipotesi per riuscire a trovare un luogo accessibile per trovarsi dentro una nuvola. FACILE!
“Andiamo nel prato nel quale, grazie all’ evaporazione del mattino dovuta ai raggi solari che scaldano la rugiada, si formano le nuvole”. Gridano i bimbisvegli.
ACCIPICCHIA “non ci avevamo pensato, esclamano con soddisfatta sorpresa i loro maestri Mariagrazia Maria e Giampiero”
Detto fatto , i bambini trovano in quel prato , tante striscia con parole d’argento, perfette per una formula magica ma… AHIMÈ tutte alla rinfusa.
Come faremo a metterle in ordine?
Abbiamo
cosi riportato in classe il terzo capitolo per leggerlo e là abbiamo
trovato la maestra Mariagrazia che aveva trovato tante pergamene, ( una
ciascuno) con il testo del capitolo appena rinvenuto e…
L’INVENTASTORIE!!
Una specie di tabella con tante caselle per
scegliere , grazie alla TROTTOLA MAGICA l’atmosfera, i personaggi,
l’impresa, l’ambiente, l’oggetto magico, delle storie.
Ma le
trottole sono da costruire. Così i bimbi di prima e di seconda hanno
imparato a costruire l’esagono regolare usando una circonferenza. ( un
bicchiere)
È stata anche l’occasione per parlare di raggio , centro
, corda e diametro del cerchio , notando il rapporto tra raggio e
diametro d=2r
Con questi esagoni con scritti i sei numeri sui lati e una matita infilata nel centro, le bimbe e i bambini potranno sbizzarrirsi a creare storie fantastiche per i loro genitori con i quali, poi sceglieranno la più bella e coerente e la disegneranno per ricordarsela meglio e Nina la racconteranno alla fata Ethaine per convincerla ad aiutarci a mettere nella giusta sequenza le parole della formula magica.
terza settimana
Terza settimana , il libro si arricchisce ed il mistero delle parole fuggite dai libri si infittisce.
Abbiamo un nuovo indizio.
“La fata Ethaine si trova presso l’Alpe del Nano.
Lei sicuramente dopo aver ascoltato le magnifiche storie inventate dai
bimbisvegli di prima e seconda aiutati da Riky, Ile e Mara di terza e
quinta, ci confiderá la formula magica per far ritornare le parole al
loro posto e così tutti potranno ritornare ad imparare, divertirsi,
emozionarsi, sognare grazie ai libri
https://youtu.be/9zyQq7xJqFc
quarta settimana
Dopo aver elucubrato e formulato ipotesi sia durante il fine settimana,
con i genitori e sia in classe, nei primi giorni della settimana,
scopriamo che molto probabilmente la fatidica “Alpe del Nano” è ora
conosciuta da noi umani come Alpignano.
Detto fatto , usando
computer , internet, cartine geografiche online e cartacee, e scopriamo
che a pochi passi dalla stazione di Alpignano c’è ( ma guarda caso😉), immerso nel meraviglioso bosco del Chiaro, il centro di educazione ambientale Cascina Govean, gestito da Legambiente.
Insieme ai bambini, dati alla mano, valutiamo tutte le possibilità di spostamento per raggiungere la casa della fata Ethaine .
A piedi? Sarebbe troppo lontano
In auto? Saremmo troppo inquinanti.
In pullman? Saremmo troppo spendaccioni.
In treno?
SI ANDREMO IN TRENO!
Economico, comodo, veloce, collettivo.
Accediamo al sito Trenitalia, valutiamo costi ed orari e con l’aiuto
della maestra Mariagrazia calcoliamo l’importo per la quota della gita,
gli orari di partenza ed arrivo, i tempi di percorrenza e il tempo che
avremo a disposizione per trovare il castagno bitorzoluto della fata
Ethaine.
Con Maria scriviamo un testo collettivo per la richiesta di
autorizzazione da chiedete ai genitori: “spettabile commissione
rifugiati …” ah no questa è un’altra storia …😂
Alla fine abbiamo i dati, fissiamo la quota in 6 euro per l’intera
giornata, pensiamo all’attrezzatura e scriviamo la richiesta.
Giunti ad Alpignano, siamo avvicinati da un signore che si chiama Dario e che lavora (ma guarda caso…😉) proprio a cascina Govean. I bambini gli spiegano il motivo del viaggio e lui ci conduce lungo un tortuoso ed impervio sentiero , tea alberi ed uccellini , fin sull’alpe del Nano.
Ci porta all’antico e maestoso castagno per cercare tracce della fata ma …. niente .
L’albero è meraviglioso ma … non troviamo nulla .
Tentiamo allora di spostare l’enorme masso erratico chiamato la Roccia Ethaine ma … niente .
Proviamo infine , dopo esserci incamminati lungo un sentiero bellissimo nel fitto del bosco , a dimostrarci degni dell’amicizia e fiducia da parte della fata.
Leggiamo le nostre storie commoventi, divertenti, emozionanti.
Cerchiamo indizi e risolviamo indovinelli.
Superiamo prove di coraggio, forza e cooperazione .
Arriva il grande giorno e si parte.
Per molti è il primo viaggio in treno, per tutti la prima volta insieme.
Viaggiamo in posti non prenotati perché purtroppo i tagli ai servizi sui treni regionali nelle fasce pendolari non consentono più questa opzione ma viaggiamo comunque tutti seduti comodi, imparando anche a stare insieme ad altre persone senza disturbare troppo, rispondendo a qualche domanda di persone curiose. Sul treno siamo comunque in 5 adulti ( incluso l’insostituibile Lamin, paziente ed affidabile come sempre) con 19 bimbi , per cui possiamo gestire agevolmente anche la suddivisione in piccoli gruppi.
Al rientro presso la cima dell’Alpe del Nano: MAGIA, SFUPORE , MERAVIGLIA!
Dai rami del castagno bitorzoluto di Ethaine pendono pezzi di formula magica.
Tutti felici e contenti, ci rifocilliamo organizzando veri e propri pic nic.
In questa occasione , invece del grande cerchio per mangiare tutti
insieme, abbiamo fissato un confine specifico , piuttosto ampio ma
totalmente sicuro, e abbiamo lasciato liberi i nidi scegliere in
autonomia dove e con chi pranzare .
Uniche indicazioni tassative:
non superare i confini dati (comunque tenuti d’occhio da tutti noi
adulti, divenuti 7 dopo essere stati raggiunti anche da Maestro Roberto e
maestra Maria) e non stare mai in meno di 3.
A parte una piccola
scaramuccia per motivi calcistici tra 2/3 bimbi, comunque gestita e
ricondotta a termini educativi, questo esperimento di pic nic ha
contribuito ad una atmosfera molto distesa.
Nel pomeriggio alcuni
hanno giocato liberamente, altri esplorato , altri ancora si son
cimentati nell’assemblaggio delle parti di formula magica.
Tutti
insieme abbiamo scandito solennemente la formula magica ricostruita e
poi provato a vedere se fossero ricomparsa delle parole sulle pagine del
libro degli elfi.
Purtroppo nonostante il grande impegno di tutti , il libro è rimasto ancora incompleto .
Però abbiamo le parole della formula e un nuovo indizio: fata Ethaine è
andata a trascorrere un po’ di tempo a Bricco Leone ( chissà dove sará
mai questo posto e se lo troveremo)
Il viaggio di rientro si arricchisce con l’emozione di viaggiare al piano superiore del treno a due piani.
Il giorno successivo , proprio mentre cercavano di ricostruir la formula, dopo aver cantato e espresso idee e riflessioni sul tema dell’ambiente in occasione del #fridayfortheearth … MAGIA STUPORE MERAVIGLIA…. ci accorgiamo che alcune pagine del libro stava o riapparendo.
Abbiamo potuto così ricostruire la formula secondo le indicazioni del libro, cantandola ,
“L’acqua è di tutti,
fonte di vita,
madre di ogni cosa
e freschezza gradita.
I fiumi sono i guardiani,
Dai monti fino al mare
raccolgono storie di gente , storie di vita”
… mentre la cantavano abbiamo sentito sprigionare dal libro una canzone che cominciava proprio così… “chiedilo alle nuvole”
Ci siamo lasciati con un impegno per il fine setfimana: ciascuno proverà a leggere e rileggere la formula magica e a cercarne un significato.
Chi penserà di aver scoperto quello che vogliono dire le parole, potrà scriverlo e disegnato sul quaderno per poi condividerlo e discuterne al rientro a scuola
VerificAMICI…
Oggi è proseguita la nostra avventura che in questi ultimi giorni di scuola , ci sta portando a riflessioni e sintesi di verifica sugli apprendimenti curriculari nelle varie discipline e sull’utilizzo in chiave funzionale delle competenze d base e trasversali( i nostri bambino a fine prima e seconda , sanno leggere scrivere e contare con padronanza delle operazioni sono al 20/30/100?
Si orientano nello spazio e nel tempo? Sanno ascoltare un brano e ripeterlo, riassumendolo? isanno leggere o ascoltare indicazioni per poi metterle in pratica? Sanno collaborare? muoversi in gruppo? Mettersi a disposizione? Raccogliere informazioni? Rimanere attenti e concentrati? Comprendere le finalità di una attività? Rispettare le regole?)
Ecco che , casualmente, nei giorni scorsi i nostri amici elfi ci hanno chiesto di concentrarci su quel che ognuno reputa essenziale tra i propri progressi ed apprendimenti. Dopo aver condiviso le proprie preferenze, li abbiamo raggruppati per “casate”
I Rossi esperti in storia e racocnti e scrittura, i Blu di numeri e segreti delle scienze e della natura. Per i verdi, la terra , i territori e i popoli Han hanno segreti mentre i Gialli sono grandi esperti di linguaggi non verbali ( musica disegno, L.I.S.) e lingua-ponte inglese.
Ma noi sappiamo che tutto quel che impariamo ci serve per metterlo a disposizione di noi stessi e gli altri per migliorare il mondo e il nostro futuro. Così ai bimbi è stato chiesto nei giorni scorsi di preparare una specie di tesi, di prova che dimostrasse e condensare quel che hanno imparato di importante on un preciso ambito in quest’anno.
Oggi … guarda caso… sono venuti a trovarci altri bambini che provengono da esperienze di scuola parentale delle scuoleine “scintille di sale” e di “voli erranti”
Pensate un po’ anche questi bimbi , conoscono la storia di Draugranđir Ethaine e Dana ed anche loro … ma guarda un po’ si erano confrontati e diviso in casa te specializzate.
Ci siamo mescolati formando gruppi misti e tutti si sono messi alla ricerca di maestre , maestri ed accompagnatori che.nel vorrà tempo erano scomparsi nel bosco in preda ad una misteriosa AMNESIA.
Quinta settimana
Dovete cercare i maestri e insegnare loro quel che meglio sapete fare…
Detto fatto Rossi, Gialli , Verdi e Blu si avventurano , in autonomia ma vegliati da lontano da tre adulti pronti a dare sugferimenti ed assistenza, nelle varie zone del bosco .
C’era chi proponeva esperimenti di scienze, chi canzoni in inglese e francese, chi raccontava di un esperienza con la cultura della Siria, chi ancora presentava ricette .
È SUCCESSA A QUESTO MUNTO UNA MAGIA!
Man mano che i bimbi insegnavano ai loro maestri smemorati , anche loro riconquistavano la memoria.
Così anche gli adulti, ritornati in sé hann oricompensato i loro piccoli “salvatori” con laboratori e prove di lettura , di disegno dal vero e riduzione in scala con la tecnica della quadrettatura, la realizzazione di mattoni in paglia e argilla con misure romane, giochi matematici, indovinelli, prove di canto in inglese.
Tutti si sono cimentati con grande entusiasmo e il grandissimo impegno è stato premiato da un nuovo capitolo del nostro libro degli Elfi , domani leggeremo le ultime novità e speriamo di capire …. COME FARE A FAR RITORNARE LE PAROLE NEI LIBRI, A FAR SOGNARE, RIFLETTERE, AFFASCINARE, DIVERTIRE, RAGIONARE, EMOZIONARE, FAR CRESCERE E COMPRENDERE , i nostri bimbi, ormai amici del meraviglioso popolo degli “ELFI”