In viaggio con Enaiat
8 anni forse 10… già grande per partire solo, affrontare il viaggio.
un viaggio fatto di assurdi: un viaggio che inizia con un abbandono, di una mamma che così facendo… fa il dono più grande al suo bambino.
Un viaggio fatto di riconoscenza per una cipolla qualche patata ed un materasso in cambio di ore ed ore di lavoro, non pagato… ed anche se fosse pagato … a 10 anni ci si aspetterebbe di più!
eppure è proprio così!
Succede altrove… nelle terre attraversate tanti secoli fa da Alessandro Magno, oggi dai camion dei trafficanti di uomini e dai tubi di petrolio e dai gasdotti.
E noi … noi impariamo ad essere tutti un po’ Enaiat… perchè non basta nascere nel posto giusto per chiudere gli occhi e ritenersi fortunati.
In classe abbiamo iniziato a leggere il libro di Fabio Geda.
Qualche pagina alla volta.
Un po’ per volta i ragazzi inseriranno i loro stati d’animo, le loro emozioni ed i commenti… in cammino, sulle orme di Enaiat.
Una recensione in cammino.
questo libro ci trasmette buone sensazioni: speranza e amicizia e trasmette anche brutte sensazioni:prigionia,solitudine ed il essere disprezzati.
Questo libro di Ena mi è piaciuto molto . i sentimenti che provo sono:paura e dispiaciere.
però il maestro ha letto molto bene!!!!!!!!!!!!!!!!!
Eccoci stiamo appunto leggendo questo libro e per ora Enah è stato abbandonato da sua madre che è partita verso il Pakistan con lui ma poi è tornata in Afghanistan dal resto della famiglia ma senza di lui.
Ora lavora al samavat e il suo direttore, kakaraim gli fa fare una vita di ____ ma a lui non importa
Per fortuna trova un nuovo direttore Osta sahib gli fa fare il venditore per strada.
Già il primo giorno rischia di farsi rubare tutto e invece perde solo un pacchetto di cicles ma guadagna tanti nuovi amici della sua terra e un paio di calze
A kerman Ena è finalmente arrivato in Iran ha rifiutato il lavoro di OSTA SAIB ha salutato gli amici AZARA e SUFI, il capo della “banda” è venuto con lui.
Grazie a un trafficante di persone arriva appunto in Iran
Per andqare a esfhan il viaggio non è stato tutto rosa e fiori soprattutto perchè dovranno lavorare in un cantiere per i prossimi 4 mesi e dovranno dare la paga al trafficante, ma passati i 4 mesi Sufi sene và in una fabbrica a Qom.
Pochi mesi dopo lo fanno reimpatriare insieme ai suoi colleghi.
Se vieni reimpatriato hai due possibiltà o paghi il tuo viaggio o finisci a tenisia o a san saffit: due campi di concentramento come quelli dei nazzisti.
Per fortuna Herat è piena di altri trafficanti di uomini peccato che questa volta il camion è pieno di droga, ma tutto fila liscio come l’olio a esfhan decide di andare da Sufi a Qom.
Ciao sono Dolly vi scrivo per dirvi che a scula stiamo leggendo questo libro che appunto in tanti stiamo citando.Questo libro potrebbe sembrare noioso per noi bambini ma grazie ai nostri maestri
lo stiamo leggendo penso che questo racconto sia fatto molto accuratamente come può succedere anche a voi se leggete un libro (e se vi piace) notate che più continuate a leggere più
aumenta la voglia di continuare.
Non so se quella che provo io sia proprio un emozione nel senso che spesso mentre ascolto
la storia penso di essere nei suoi panni ed è a quel punto che capisco che in quei momenti Enah
poteva provare ansia dolore paura nostalgia e poi mi rendo conto che sicuramente sono più
fortunata di lui.Per ultima cosa vorrei dire a Enah di continuare la sua “lotta”e di non fermarsi mai.
CIAO, DOLLY
ieri i nostri due amici Ena e Suofi annno lavorato molto sodo per tutti i mesi finchè non hanno finito di pagare il debito
Finalmente i soldi guadagnati se li tenevano per loro!
Ena si divertiva a a cambiare le banconote in monete così sembravano di più .
Dopo un po’ Suofi se ne va a lavorare in una fabbrica di materassi ma prima bisticciano un bel po’ ed Ena ci rimane male
Ciao sono di nuovo io e vi voglio consigliare con tutto il cuore il libro di Ena perchè è ricco di avventure e ti prende finchè non lo finisci di leggere
Come sempre vi aggiorno sul libro.
Oggi Ena vede dei ragazzi che tornano dall’Iran vestiti bene:jeans e camicia.
Così viene anche a lui la voglia di andarci, così decide di andare da kakha rahim a chiedere consiglio, e come sapete lui gli dice quello che è saggio.
Ena decide allora di salutare i suoi amici ma Sufi in un certo senso si ribella.
Però alla fine decide di andare con lui.
Durante il viaggio però incontra di nuovo un “barbalunga” che quando la macchina saltava cercava di farlo far cadere dall’autovetura,Ena cercava di dirglielo di smettere ma c’era troppo rumore e l’uomo sembrava senza cuore nè orecchie ,così ad un certo punto un uomo si alza e gli molla un pugno.
Il “barbalunga” la pianta di dare fastidio ad Ena
Arrivati a destinazione i trafficanti secondo il regolamento hanno fatto scendere solo cinque persone alla volta,quando arrivò il turno di Ena e di Suofi…
Oggi 20 gennaio il nostro maestro ci ha letto un altro pezzo del libro “nel mare ci sono i coccodrilli” dove Ena racconta il primo giorno di lavoro con il commerciante Osta-Sahib che però all’inizio si rivela molto brutto perchè un brutto ceffo che gli ruba una pacchetto di chewing-gum dalla sua merce.
Però poi arrivano dei suoi amici “Hazara” che arrivano ad aiutarlo.
Io penso che Enaiatollah (Ena) non faccia bene a lavorare e che però dovrebbe andare a scuola come tutti gli altri.!!
RECENSIONE
DI TOMMY
IO METTERO’ SEMPRE REPLICA, ECCO LA MIA RECENSIONE IN CAMMINO
Eccoci stiamo appunto leggendo questo libro e per ora Enah è stato abbandonato da sua madre che è partita verso il Pakistan con lui ma poi è tornata in Afghanistan dal resto della famiglia ma senza di lui.
Ora lavora al samavat e il suo direttore, kakaraim gli fa fare una vita di ____ ma a lui non importa
vedremo cosa succederà…
Sono sempre io, adesso sono appena uscito da scuola e sto “bloggando” il seguito
Per fortuna trova un nuovo direttore Osta sahib gli fa fare il venditore per strada.
Già il primo giorno rischia di farsi rubare tutto e invece perde solo un pacchetto di cicles ma guadagna tanti nuovi amici della sua terra e un paio di calze ma bisogna vedere cosa succederà e non basta andare in fondo al libro!!!!!!!!!!!!
Eccoci a kerman Ena è finalmente arrivato in Iran ha rifiutato il lavoro di OSTA SAIB ha salutato gli amici AZARA e SUFI, il capo della “banda” è venuto con lui.
Grazie a un trafficante di persone arriva appunto in Iran
IN QUESTI GIORNI STIAMO LEGGENDO UN LIBRO DI FABIO GEDA CHE NARRA LA STORIA DI UN BAMBINO DI NOME ENAIATOLLAH CHE VIVEVA A NAVA IN AFGANISTAN.
ORA VORREMMO RACCONTARE QUELLO CHE ABBIAMO LETTO.
E’ UN GIORNO COME TANTI QUANDO LA MAMMA DICE AL BAMBINO CHE DOVEVANO PARTIRE DA NAVA PER ANDARE A QUETTA.
ARRIVATI A QUETTA,VANNO IN UN SAMAVAT A DORMIRE.
LA MATTINA SEGUENTE,ENAYAT SI SVEGLIA E,NON TROVANDO LA MAMMA,VA DAL PROPRIETARIO DI NOME KAKARAHIM A CHIEDERE SE L’AVESSE VISTA (SE NOI FOSSIMO ENAYAT SAREMMO GIA’ NEL PANICO TOTALE).
KAKARAHIM RISPOSE DI “SI” E CHE NON SAREBBE PIU’ TORNATA MA CHE LA MAMMA AVEVA LASCIATO DETTO DI RICORDARE AD ENAIAT DI NON FARE MAI 3 COSE:
-NON DROGARSI E FUMARE
-NON RUBARE
-NON USARE ARMI
(QUELLO CHE CI RACCOMANDANO OGNI GIORNO I GENITORI E I MAESTRI).
KAKARAHIM,VISTO CHE IL BAMBINO NON AVEVA UN POSTO DOVE STARE, GLI OFFRI’ UN LAVORO, MA INVECE DEL DENARO GLI AVREBBE DATO UN LETTO PER DORMIRE.
UN GIORNO,MENTRE ENAIAT PORTAVA IL CHAY AL CIABATTINO, QUESTI GLI CHIESE SE AVESSE MAI PENSATO DI CERCARE UN ALTRO LAVORO ED ENAIAT RISPOSE CHE GLI SAREBBE PIACIUTO FARE IL VENDITORE.
IL CIABATTINO ALLORA GLI DISSE CHE GLI AVREBBE FORNITO GI OGGETI DA VENDERE E POI LO AVREBBE PAGATO.
PER ADESSO SIAMO ARRIVATI CON LA LETTURA A QUESTO PUNTO DEL LIBRO E VORREMMO ESPRIMERE LE EMOZIONI CHE CI SUSCITA QUESTO RACCONTO.
CI COLPISCE IL FATTO CHE ENAYAT NON VUOLE LASCIARE LA SUA CITTA’ PERCHE’,ANCHE SE NAVA E’ PIENA DI PERICOLI,LUI LA TROVA COMUNQUE ACCOGLIENTE E SICURA PROPRIO PERCHE’ QUELLA E’ CASA SUA.
CI SIAMO IMPRESSIONATE QUANDO ABBIAMO LETTO CHE ENAYAT PATIVA,ANCHE PER PIU’ GIORNI,LA FAME E LA SETE PERCHE’ OGNI BAMBINO HA DIRITTO A UN PO’ DI ACQUA E UN PO’ DI CIBO.
Grazie maestro per avermi portato a conoscenza di questa storia vera, il libro mi è piaciuto molto! vorrei incontrare anche l’autore con i mie compagni di classe..
Enaiatollah ha raccontato quello che gli e’ successo, purtoppo non succede solamente a lui.. ma a tanti altri…… noi invece siamo molto fortunati, solo che non ce ne rendiamo conto…
Alessio